La Storia di Paola: una relazione clandestina che fa male.

Buongiorno sono Paola, mamma di un bimbo di 5 anni e moglie.
Da un po’ di tempo ho iniziato a seguire diversi concerti di una band, ed ho avuto modo di conoscerne i componenti ed il cantante stesso. Dopo diversi concerti, una sera vedendo un componente della band andare via con una fan mi è venuto un colpo al cuore, nemmeno io ho capito il perché, so solo che ci sono rimasta male…
Dopo qualche tempo io e questo musicista iniziamo a scriverci su Messenger, e dopo un concerto ci siamo scambiati i numeri di telefono, dopo tanti messaggi dove già si capiva che ci piacevamo. Successivamente dopo un concerto ci incontriamo ed iniziamo a baciarci e desiderarci, dando il via alla nostra relazione clandestina (lui mi dice: “ho una famiglia solida”) .

I concerti passano e la storia prosegue: baci, incontri prima e dopo i concerti, fino ad un momento dove con delle scuse possiamo stare 2 giorni insieme… Lì abbiamo fatto per la prima volta l’amore: 2 giorni intensi di amore e vita in comune. Io completamente persa per lui, lui con tante paure: la compagna, che ho saputo non vuole più fare l’amore con lui e nemmeno baciarlo, il figlio, l’orgoglio, il fatto di essere un personaggio conosciuto. Da quei giorni abbiamo passato ancora 5 notti insieme fino ad oggi: tutte notti di grande amore.

Arriviamo ad oggi: io sono qui in vacanza (a qualche decina di km da dove abita) e lui viene da me tutte le notti… notti di amore, passione, desiderio… Ora vi dico i suoi ragionamenti, aiutatemi a capire se questo uomo mi ama veramente: tutti i nostri incontri sono segreti anche nei confronti della band; non possiamo nemmeno guardarci altrimenti potrebbero capire; non posso scrivergli se non via Messenger quando lavora, o su whatsapp ma solo se mi scrive prima lui.

Lui si sente tantissimo in colpa ma sta con me. Non mi dice mai ti amo, dice che non può farlo, ma dice che se non fosse impegnato io sarei già qui da lui e mi avrebbe già sposata… Mi dice: “Da questo devi capire tutto.” Mi manda solo baci o “faccine” e mi dice: “in questo c’è tutto”. Ci sono tante incomprensioni perché abitiamo molto lontani. Dice sempre che devo stare tranquilla, ma a me manca da impazzire quando non lo posso sentire o vedere (via chat). Le uniche volte che si è lasciato andare a parole è stato quando ha avuto paura che potessi andare con un altro che mi faceva il filo: allora mi ha scritto un messaggio che diceva semplicemente “ti amo”.

Si arrabbia quando cerco di capire e chiedo dei suoi sentimenti, io invece li esprimo. Io sono pazza di lui e la distanza, il non potersi vedere mi fanno male. Per lui sembra tutto più facile (perché? Il tanto lavoro gli impedisce di pensare? Il fatto che sia uomo?)

Mi aiutate a capire?
Grazie 😊
Paola

 

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One comment

  • Paola si chiede se l’uomo che frequenta segretamente da circa un anno la ami davvero oppure no. Si tratta di una relazione complicata: entrambi hanno famiglia, vivono lontani e, soprattutto, lui pare vivere la frequentazione con più distacco rispetto a lei. Dopo i fugaci incontri di “amore, passione, desiderio” lui sembra in grado di reimmergersi nella quotidianità del proprio flusso di vita senza contraccolpi, senza sperimentare la gravosa mancanza che invece lamenta lei (“Per lui sembra tutto più facile”).

    “Sono pazza di lui” scrive Paola, un innamoramento che non tenta di nascondere, ma che al contrario vorrebbe essere libera di esprimergli serenamente. Lui da parte sua ha definito chiaramente le regole di ingaggio di questa relazione: divieto di contattarlo se non lo fa prima lui, massimo riserbo, dissimulazione di fronte a terzi. Né si espone riguardo ai propri sentimenti, serragliandosi piuttosto dietro le emoticon.
    E’ palpabile la sofferenza di Paola nel non sentirsi corrisposta in ciò che prova: i due condividono il fervore dei loro incontri, ma non la stessa necessità di contatto e comunicazione, lo stesso sentimento. E riguardo alla progettualità? Non è dato sapere dalla lettera di Paola, cosa desideri realizzare, quanto stia investendo in questa relazione, dove voglia approdare.

    Se non possiamo rispondere alla domanda sul cosa muova il comportamento del suo amato, vogliamo però invitare Paola a spostare il focus della riflessione dal “Perchè lui fa così” al “Mi basta quello che mi da?” e al “Cosa cerco in questa storia?”. Sullo sfondo rimane infatti la sua relazione coniugale: cosa cerca Paola nel musicista? Passione? Un’avventura? Una solida alternativa all’attuale partner? Sono queste le domande alle quali potrà trovare quelle risposte che, successivamente, dovranno guidare decisioni ed azioni.

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