Amori in quarantena

Chi mai avrebbe detto che nel 2020, anche nell’illuminato e moderno Occidente, ci sarebbe toccato di vivere una pandemia?
Eravamo abituati a pensare che le malattie contagiose fossero incontrollabili solo nei racconti di epoca seicentesca e invece ci siamo dovuti ricredere, tutti.
E così capita che si è costretti alla quarantena e che si può uscire solo per alcune motivazioni strettamente legate alla sopravvivenza e alla salute, propria o altrui. E anche oggi, a fronte dell’ultimo decreto, si riaprono le attività lavorative ma non le relazioni sociali.
E così l’amore, che fine fa l’amore? Read more

Essere lasciati

Essere lasciati, eppur sorridere

L’esperienza dell’ essere lasciati, del subire la decisione di porre fine ad una relazione sentimentale in cui ci si trova coinvolti, appartiene al bagaglio della stragrande maggioranza degli esseri umani.

La gamma delle reazioni possibili a questo evento è molto ampia, e può spaziare dal sollievo alla disperazione più totalizzante. Per alcuni è un’esperienza traumatica che lascia ferite ancora nel presente, per altri l’occasione di riscoprirsi più “forti”, di valorizzare al meglio se stessi e la propria libertà. Read more

Buon Natale Amore Mio? – Come la coppia può sopravvivere alle feste natalizie

E’ Natale ma non è detto che le coppie si vogliano più bene o stare insieme sia magico come si vorrebbe.

La tradizione del vischio, testimone di lunghi baci passionali, non sempre vede la coppia sorridente, intenta a godere del clima di festa, delle luci dell’albero e del tepore di una storia fatta di amore e biscotti allo zenzero. Anzi…

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La Storia di Marika: Attaccamento (buddista) e Amore, si può crescere spiritualmente amando?

Mi chiamo Marika e sento arrivato il momento di raccontare la mia storia.

Da molti di anni ho dato come priorità nella mia vita la crescita spirituale e il servizio.

Tre anni fa, in un monastero buddista, ho conosciuto un ragazzo con cui é nata una profonda connessione. Tuttavia ero molto concentrata nello stare nel monastero per praticare la meditazione e mi veniva difficile dargli spazio. Però acconsentii ad aprirmi accettando di parlare con lui telefonicamente e l’idea di incontrarci.

Continuavo a ripetergli di non focalizzare il suo amore solo su di me, ma di estenderlo anche agli altri.

Inoltre, ciò che sentivo era che non vi era differenza tra l’amore che sentivo per lui e quello che sentivo per gli altri.

Ho sempre faticato nelle relazioni, una parte di me non si lasciava andare e si sentiva chiamata verso altro. Ma mi son sempre chiesta se fosse per un cattivo condizionamento o perché davvero la relazione non fa per me. Questo dubbio, e il sentire qualcosa per qualcuno,  mi spinge a provarci, nonostante non voglia una famiglia.
Decidemmo di vederci, ma dopo aver fissato l’appuntamento ebbi come una sorta di tensione, mi sentivo sotto pressione e come se lui si aspettasse qualcosa da me. Inoltre ero davvero coinvolta nella vita del monastero.

Nel comunicarlo a lui ci fu una reazione che generò una serie di reazioni a catena, sino a decidere di lasciare andare. Tuttavia, dopo qualche giorno e realizzando la mia paura, decisi di partire. Lo comunicai a lui. Ma preso dalle sue paure a sua volta, decise di non venire.
Cancellai tutto e archiviai la storia.
Ma la sua presenza dentro di me non svanì.

Passo un anno e casualmente ci rincontrammo nel monastero.

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La Storia di Diego: gelosia e distanze

Ciao, è la prima volta che cerco su internet spiegazioni sui miei comportamenti o della coppia. Però sono in leggera difficoltà quindi volevo sottoporvi la mia questione.

Sono separato da 1 anno e mezzo con un figlio di 9 anni che vive con me al 50%. Non ho mai tradito nessuno, nemmeno la mia ex. 

Questa estate, finalmente, dopo una separazione travagliata ho iniziato a uscire con alcune ragazze conosciute su un sito di incontri. Questo sito è pieno di gente sola e con problemi e lì ho conosciuto la mia attuale ragazza. Read more

La Storia di Caterina: confusa tra due uomini così diversi

Ciao a tutti.
Sto vivendo da circa un anno un profondo sconforto dovuto alla fine della mia relazione.
Convivevo, una persona fantastica che mi ha davvero fatto comprendere cosa significa stare insieme; profonda sintonia, profonda alchimia intellettuale e profondo senso di protezione… mancava però l’attrazione fisica da parte mia; per anni mi son detta che non sarebbe stato fondamentale, che il suo essere cosi’ amorevole avrebbe cancellato anche quei difetti fisici che mi portavano a guardarlo con occhi critici anche a letto… Il sesso con lui era un compito, un dovere e sono alle volte un piacere. Fino a quando, incontro un ragazzo in mensa aziendale, che senza mai parlarmi ma semplicemente rivolgendomi uno sguardo, mi accende la passione.

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La Storia di Isabelle: da quando conviviamo mi sento in gabbia

Ciao, mi chiamo Isabelle e ho 29 anni, da 6 sto con il mio ragazzo e da un anno e mezzo convivo nella casa che abbiamo acquistato a metà (frutto di tanti sacrifici sia nostri che dei nostri genitori).

Il mio ragazzo è una brava persona, un lavoratore, stiamo bene insieme, ma da quando conviviamo non è più la stessa cosa…. Forse ho fatto il passo più lungo della gamba o forse mi credevo più matura di quanto in realtà non sia. Fatto sta che la vita di casa ha iniziato a pesarmi fin da subito, ho quindi iniziato a cercarmi e crearmi spazi di libertà sempre più spesso (uscite con le amiche, con i colleghi ecc) che mi facevano stare bene anche se poi tornavo a casa e mi sembrava di vivere in gabbia.

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La Storia di Angela : Il Coraggio di Scegliere

Gentili Dottori,

mi chiamo Angela. Ho 24 anni e vorrei avere un vostro parere sulla mia situazione sentimentale. Sono fidanzata da quando avevo 16 anni, da un anno convivo e l’anno  prossimo dovrei sposarmi. Da circa tre mesi però sono in completa crisi, inizialmente ho iniziato ad avere paura del matrimonio del “per sempre”, mi sono spaventata, mi sono fatta un sacco di domande perché credevo di non riuscire a mantenere la promessa. Passata questa fase ho iniziato a chiedermi perché ho avuto queste paure, quindi mi sono messa ad analizzare la mia vita, il lavoro, la
casa, la famiglia e l’amore. Read more

La Storia di Michela: la difficoltà di sentirsi amata.

Gentili dottori,

Vorrei parlarvi della mia storia e ricevere gentilmente i vostri pareri.

Sono una ragazza di 30 anni. Vivo all’estero e ho avuto una storia un po’ particolare. Da sempre ho avuto un rapporto conflittuale con i miei genitori: con mio padre, alcolizzato e figura che incuteva sempre timore, tra urla, violenze su mia madre ecc, il rapporto si è interrotto quando avevo 14 anni, cioè poco dopo che i miei genitori si sono separati.

Con mia madre ho avuto una grande delusione, perché mentre dopo il divorzio, pensavo che finalmente saremmo state io, lei e mia sorella, tranquille e serene, lei ha intrapreso una serie di relazioni con uomini sbagliati (altri alcolizzati, irresponsabili, tossicodipendenti ecc) portandoli a vivere con noi e mettendoci in pericolo.

Il rapporto con lei è andato degenerando, tra rabbie e rancori, sensazione da parte mia di non essere amata.. Read more

La Storia di Marta: “Dovrei lasciarlo?”

Gentili dottori,
vorrei finalmente raccontare a qualcuno la mia storia e cercare di capire ciò che mi succede ed al limite trovare un po’ di comprensione e pace.
Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da ormai 6 con un ragazzo che appare meraviglioso, anzi sicuramente lo è, ma io non riesco più ad apprezzare questa sua perfezione.
Già perché dopo tutti questi anni lui è ancora innamorato e affettuoso e pieno di progetti per il futuro, ma io sono distante. Ho la testa ed il cuore da un’altra parte.
Non che sia sempre stato così… Read more

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